lunedì 21 giugno 2010

L'OLANDA E' L'UNICA CHE SALVA LA CRISI EUROPEA

La giornata di ieri ci dice che il Brasile fa passi avanti, ottiene la qualificazione e migliora nel gioco. Tutta questa lunga e a tratti noiosa fase eliminatoria altro non mi sembra che una preparazione al grande evento, cioè la sfida fra Argentina e Brasile nella finale che più si adatterebbe ai valori tecnici. Come da tradizione, le europee lontano dal vecchio continente fanno davvero fatica: solo l'Olanda ha fatto due vittorie, senza convincere. Faticano tutte le altre. il Sud America invece regan sovrano: Paraguay, Uruguay e Cile hanno concrete possibilità di raggiungere gli ottavi, facendo l'en plein per il continente americano-latino. Se poi aggiungiamo che è quasi fatta pure per il Messico, possiamo davvero dire che questo mondiale parla soprattutto la lingua calcistica sudamericana. Tornando al brasile dimostra equilibrio: Dunga ha saputo dare concretezza, cucendola sopra la base di un tessuto sopraffino di talento. E allora il Brasile, pur non avendo i valori argentini, resta il più serio candidato ad alzare la Coppa sottraendola alle mani di Messi, nonostante un Kakà nervoso e irriconoscibile: è vero che la sua espulsione è ingiusta ma un Kakà tranquillo, al meglio delle sue possibilità, non alzerebbe nemmeno di un centimetro le mani. E invece lo si vede che è fuori condizione, che è pesante, che fatica ad esprimersi. Se Dunga lo ritrova per gli ottavi, Maradona dovrà preoccuparsi.

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