venerdì 30 luglio 2010

L'UNIVERSO DEL CALCIO BRASILIANO - SECONDA PARTE

Dopo aver esaminato le grandi realtà di Rio e San Paolo, diamo un'occhiata ad altri stati importantissimi del gigante brasiliano.
Il derby sicuramente più affascinante per blasone, fuori dal binomio paulista-carioca, è sicuramente il "Gre-Nal" ossia la sfida di Porto Alegre fra International e Gremio. Una rivalità sentitissima fra i due club che nel loro campionato statale hanno totalmente monopolizzato le vittorie (39 per l'International, 36 per il Gremio, nessuno fra il resto dei competitori non arriva a 3 titoli). Fondato da immingrati tedeschi, il Gremio ha dominato fino agli anni '40. Fondato invece da immingrati italiani e portoghesi, l'International ha aperto per primo ai giocatori di colore, diventando fortissimo e prendendo la leadership cittadina negli anni '60. Entrambe hanno saputo vincere anche il campionato nazionale nonchè la coppa Libertadores.
Altro derbissimo è quello dello stato di Minas Geiras. Nella capitale di Belo Horizonte due club si contendono la supremazia da sempre: trattasi dell'Atletico Mineiro e del Cruzeiro. L'Atletico ha vinto più campionati statali (40 contro i 35 del Cruzeiro), ma il Cruzeiro ha trionfato fuori dal Brasile con 2 libertadores. La terza squadra della città è l'America, che ha perso smalto negli ultimi 40 anni mentre era molto più quotata fino agli anni '60.
Nello stato del Paranà la supersfida è invece fra Atletico Paranense e Coritiba, con il Paranà come terzo incomodo.

NELLA PRIMA PARTE DI AGOSTO SI DECIDE IL FUTURO DEI METS

Dopo la disastrosa trasferta a ovest, da cui i Mets sono tornati con 2 vittorie e 9 sconfitte, gli arancio-blu hanno ritrovato il gioco in casa, vincendo la serie contro i forti Cardinals di St. Louis (2 vittorie e 1 sconfitta sul filo di lana). Ora per i Mets ci sono 3 gare in casa contro i derelitti D'backs di Arizona, da vincere tassativamente per risollevare un record divenuto mediocre (52-50). Poi con l'inizio di agosto ecco arrivare un momento chiave della stagione : 3 gare ad Atlanta e poi 3 gare a Philadelphia. I Mets affronteranno proprio le due squadre che al momento li precedono in classifica nella NL East con la possibilità concreta di ridurre il gap e tornare in lizza per playoff e titolo divisionale. Certamente non sarà facile, anzi pare al momento che i newyorkesi abbiano qualcosa meno sia dei Phillies che dei Braves. Ma finchè c'è da giocare occorre crederci: con 6 vittorie in questi scontri diretti i Mets tornerebbero a volare, ma ne basterebbero 4 per tornare a sognare. GO METS!

domenica 25 luglio 2010

L'UNIVERSO DEL CALCIO BRASILIANO - PRIMA PARTE

Il Brasile è paese immenso, ha la fisionomia e la forza di un continente più che di un semplice stato. In questo non è molto differente dagli Stati Uniti d'America: incroci di razze, religioni, modi di vita diversi, climi, paesaggi.
Un grande paese che va pazzo per il calcio e in cui paradossalmente un campionato nazionale è stato istituito solo nel 1971. Infatti, proprio in virtù della vastità del paese, i collegamenti fra città lontanissime fra loro sarebbero stati complicati. Molto più vecchi sono invece i campionati statali, che hanno causato lo sviluppo storicamente radicato di rivalità cittadine sentitissime. A oggi si giocano sia i campionati statali che quello nazionale, suddiviso in 4 serie (dalla A alla D). Una formazione che a livello nazionale gioca in B può senza problemi vincere il proprio campionato statale anche se magari si trova di fronte rivali più forti.
Naturalmente gli stati di Rio e San Paolo vantano il maggior numero di vittorie nel torneo nazionale: 6 volte il San Paolo ha trionfato, 5 il Flamengo, 4 il Corinthians così come il Palmeiras e il Vasco de Gama. Per trovare club non appartenenti a questo binomio bisogna scendere a quota 3 successi dove troviamo l'International di Porto Alegre, seguito a quota due dai rivali cittadini del Gremio.
Vediamo allora proprio le rivalità principali dello stato di San Paolo: il san Paolo FC è la squadra più ricca e borghese, mentre il Corinthians è il club del popolo, delle favelas, della gente povera: nella sua storia si ricordano episodi di autogestione del gruppo e del club da parte dei giocatori (la "democrazia corinthiana" di Socrates) e anche l'ormai tradizionale carro allegorico che sfila per il Carnevale per le vie della città. San Paolo-Corinthians è la rivalità più accesa ma gli altri due clun importanti sono il Palmeiras, di origini italiane, e il Santos, famoso per esser stato il club di Pelè. Altre squadre di un certo rilievo nello stato sono la Portuguesa, il Bragantino, il Guaranì.
Anche a Rio sono 4 i grandi club: il Flamengo è un po' per Rio quello che per San Paolo è il Corinthians, cioè una squadra con milioni di tifosi e un seguito popolare altissimo. il Fluminense è il primo club fondato a Rio, ha un seguito più borghese e il Fla-Flu (Flamengo-Fluminense) è il derby più sentito della città. i club sono i più blasonati in vittorie statali (31 il Flamengo, 30 il Fluminense). Il Vasco de Gama è l'unico club ad avere il proprio stadio e a non giocare al Maracanà. Negli ultimi 20 anni ha avuto molto successo per risultati. Infine il Botafogo è stato per tradizione il club degli intellettuali e fu la casa del grande Garrincha. Altri club di rilievo sono l'America, il Bangu, il Madureira e l'Olaria.

sabato 24 luglio 2010

E ORA ANCHE LA SITUAZIONE NELL'AMERICAN LEAGUE

Dopo l'analisi della lotta playoff nella National League, partita con lo spunto della crisi dei Mets, trasferiamoci nell'American League, dove l'altra metò di New York, come sempre, se la ride. Yankees scatenati, e chi li ferma più? 61 vittorie, 34 sconfitte, oltre il 64% di vittorie, un rimto che, se portato fino in fondo, garantirebbe 116 vittorie totali in stagione! Tampa Bay rincorre come può con un onorevolissimo 57-38 che gli varrebbe oggi il posto nei playoff come miglior seconda della AL. I Red Sox sono terzi con 55-42 e stanno cercando disperatamente di rimontare almeno Tampa, ma pagano la partenza lentissima. Nella Central i Chicago White Sox stanno consolidando il primato: 53-42 il record e un vantaggio adesso interessante su Detroit (50-44) e su una decadente Minnesota (51-46). Davvero il grande recupero dei White Sox, che erano stati anche 10 gare sotto il 50% di vittorie, rappresenta la risalita più importante della stagione. A ovest sta allungando invece alla grande Texas con 57-40 mentre gli Angels rischiano davvero di star fuori dalla post season di ottobre (51-48 il loro deludente record). Tutte le altre sono tagliate ormai fuori.

PLAYOFF SEMPRE PIU' LONTANI PER I METS

Stanotte i Mets sono tornati alla vittoria a Los Angeles, battendo nella seconda gara della serie i Dodgers, ma il bilancio di questa lunga trasferta a ovest è fallimentare per i newyorkesi: 3 sconfitte su 3 contro i derelitti Arizona Diamondbacks bastano a far capire che qualcosa si è inceppato nei Mets, abulici in attacco e disattenti in difesa. Il record a oggi è di 50 vittorie e 47 sconfitte, Atlanta guida la East division della NL con un ben diverso 56-40 e anche Philadelphia ha superato New York (50-46 il record dei Phillies, ora secondi). La situazione è critica perchè serve almeno arrivare secondi per i playoff ma si qualifica solo la miglior seconda della lega e nelle altre divisioni della NL le seconde stanno andando molto forte: nella Central division, Cincinnati viaggia con un 54-44 lottando con i Cardinals per il primato (St louis oggi prima con 54-43). A ovest situazione ancor più competitiva: San Diego guida con 56-39 miglior record della lega, e al secondo posto attualmente c'è San Francisco con 54-43 che sarebbe qualificata a oggi per la post season. Ma in questa division lottano anche Colorado (51-45) e Dodgers (51-46) che hanno tutte record migliore dei Mets. Insomma occorre cambiar subito ritmo con una striscia vincente, che gli arancio-blu tuttavia sembrano non aver nelle loro corde. Ma non disperiamo: i Mets hano già avuto un periodo super a giugno, speriamo che si riaccendano! GO METS

giovedì 22 luglio 2010

SINISA PARLA E LA MIA FIDUCIA SALE

Dichiarazioni schiette quelle di Mihajlovic ieri in conferenza stampa. Innanzi tutto mi piace l'aver messo nel cassetto l'ipocrisia del fair play: "rispettiamo l'avversario, ma vogliamo rispetto (...) se servono le ammonizioni le prenderemo..." questo ha detto il nuovo tecnico viola facendomi gasare! Altro elemento è la motivazione che sta cercando di inculcare nei giovani, per esempio riprendendo Babacar duramente ma anche parlandoci a quattr'occhi per fargli capire che conta su di lui. Vedo insomma un uomo che punta anche sul dialogo individuale, che capisce che ogni giocatore ha una personalità diversa che va indirizzata con approcci singoli (vero "scena muta" Prandelli?").
Jo-Jo poi lo vede come un leader e soprattutto lo vede al "centro dell'attacco, dietro la punta" e questo è musica per le mie orecchie! Basta sprecare un talento così, un vero trequartista, mettendolo a fare l'esterno! Questo lo farà Prandelli sciupando la classe di qualcuno in nazionale, ma a noi non ce ne frega più!
Infine mi piace la chiarezza di Sinisa: non ha mai detto che resterà qui per sempre, sa che è una tappa intermedia nella sua scalata al vertice, e lo dice ( a differenza sempre di Prandelli che amava dichiarare amore a vita, esprimere sogni di gloria salvo poi scappare alla prima occasione). Insomma Sinisa lo sa che la Fiorentina è un ottimo club ma non un grandissimo club, ce lo dice chiaro ma poi ci dice anche che farà di tutto per farci ottenere il massimo! Ho l'impressione che presto in tanti a Firenze capiranno che razza di personaggio fottutamente positivo è questo e che acquisto spettacolare abbiamo fatto! FORZA VIOLA!

martedì 20 luglio 2010

RANKING E CLASSIFICHE

Senza calcio giocato ho spulciato il sito tedesco dell'IFFHS, ossia coloro che si occupano di statistiche. I ranking mondiali per club, composti a seconda dei risultati in campo nazionale e interazionale, lasciano il tempo che trovano ma sono divertenti. Allora vediamo il ranking dell'ultima stagione: al comando appaiate troviamo Inter e Barcellona con 297 punti. Terzo il Bayern Monaco con 277. La prima sudamericana è l'Estudiantes la Plata al quarto posto. Quinta la Roma, poi a seguire nella top 10 Werder Brema, Fulham , Chelsea, Atletico Madrid e Lione. Naturalmente contano molto i risultati conseguiti nell'ultima stagione europea. Così il Man United è solo dodicesimo. Fra le italiane, dopo Inter e Roma, ecco la mia Fiorentina al posto numero 32. Il Real Madrid, che ha deluso in patria e all'estero, è solo ventiduesimo. Trentacinquesimo il Liverpool, cinquantunesima la Juventus e cinquantaduesimo il Milan. Che goduria!
Il Ranking mondiale di tutti i tempi invece somma le graduatorie anno per anno da quando questa statistica è stata inventata, circa 20 anni fa, nel 1991: comanda sempre il Barcellona seguito da Man United, Real Madrid, Juventus. Milan e Inter. Roma tredicesima, Lazio ventesima, Fiorentina sessantacinquesima.
Più veritiera è però per stabilire il valore storico di un club la classifica generale del XX secolo in base ai piazzamenti europei, che somma tutti i risultati delle coppe europee, anche quelle estinte come la coppa delle fiere, la coppa delle coppe, la coppa latina, la coppa dell'Europa Centrale: insomma un'analisi esaustiva che parte dagli anni '30. Qui è primo il Real Madrid e seconda la Juventus, dietro a seguire Barcellona, Milan e Bayern, Inter sesta, Roma diciassettesima, Fiorentina trentatreesima, Parma trentottesimo e Sampdoria cinquantunesima.

LA SICUREZZA MENTALE DEL CAMPIONE

Valentino Rossi non riuscirà a rimontare 111 punti da Lorenzo e non sarà campione del mondo motoGP di quest'anno. ma il solo fatto di aver saputo imboccare la strada del rientro-lampo dopo un terribile incidente e il solo dichiarare che potrebbe comunque ancora farcela a tornare in vetta alla classifica, testimoniano tutta la stoffa del numero 1, del campione, di colui che ancor prima che sulla pista sa metter pressione agli avversari con la sua sola presenza. Non scopro certo nulla a scrivere tutto questo, di Valentino si sa tutto: ma mi ha colpito oggi leggere sui giornali le sue dichiarazioni così spavalde, al limite della sbruffoneria: "ancora il mondiale è lungo, 111 punti si possono recuperare". 111 PUNTI! E lo dici camminando a malapena con le stampelle! No, grande Vale, non ce la farai ma solo per il fatto di averlo detto vai ammirato ancora di più perchè solo il più forte sa alzare continuamente l'asticella delle sue possibilità. Farai comunque più punti del tuo rivale da qui a fine stagione e questo basterà alla Yamaha per rimpiangerti il prossimo anno...ma del resto l'ultima, naturale frontiera della tua grandiosa carriera è bordata di rosso, è la Ducati. Ed era un epilogo secondo me scontato anche quando pareva impossibile solo parlarne: il più grande pilota del mondo, italianissimo, sulla nostra moto italiana. Per aggiungere nuove perle a un palmares che è già nella storia.

domenica 18 luglio 2010

FIORENTINA GIOVANE E FRIZZANTE: HO TANTA FIDUCIA

Tempo di ritiri, tempo di speranze per tutti. Ma quest'anno, finalmente liberi dal giogo cupo di Prandelli, respiro un'aria nuova. Le attese sulla squadra non sono troppe, la pressione è su altri club e la Fiorentina può lavorare tranquilla. Intanto non abbiamo ceduto nessun big e abbiamo preso D'Agostino, secondo me uno dei centrocampisti più forti della serie A, un esterno sinistro giovane come Insua che viene dal Liverpool e sostituirà il partente Gobbi e infine un portiere come Boruc che ha classe ed esperienza. Mi fido ciecamente di Corvino e della società: Mihailovic ha voglia di stupire, porterà grinta. Mi aspetto l'esplosione di diversi giovani: Jovetic sarà il leader con Montolivo ma verranno fuori Ljaic, Babacar, Aygey, Di Tacchio, De Silvestri, Seferovic, Carraro. Una colonia foltissima di ragazzini di talento enorme: le basi per una nuova Fiorentina yè-yè ci sono tutte! Forza Viola

METS IN DIFFICOLTA'

Terza gara della serie contro San Francisco e terza sconfitta per i mets, che perdono il secondo posto nella NL East a favore di Philadelphia. I Phillies ingranano sempre la marcia buona in piena estate da qualche anno a questa parte, mentre i Mets soffrono man mano che la stagione matura. Ora la vetta della division occupata da Atlanta è lontana 5 gare e anche la lotta per la wild card è complicatissima. Bisogna svoltare, soprattutto in trasferta dove proprio non si riesce a carburare. GO METS!

martedì 13 luglio 2010

IL PUNTO SUL BASEBALL ALLA PAUSA DELL'ALL STAR SUMMER

Siamo giunti a poco più di metà stagione e la lunga ed estenuante cavalcata delle major Leagues si arresta per 3 giorni in occasione dell'all Star Summer. Occasione perfetta per fare il punto di metà campionato. Dopo la pausa inizia la discesa verso i playoff, l'intensità salirà e le squadre toste verranno fuori, mentre già alcune franchigie stanno pensando invece al prossimo anno.

AMERICAN LEAGUE
EAST DIVISION
Gli Yankees hanno preso fuoco e sono in vetta col miglior record della nazione (56-32). Di questo passo concluderanno l'anno con oltre 110 vittorie! Chi li fermerà? Tampa ci sta provando (54-34) , anche Boston è risalita ma resta distante (51-37): l'impressione è che fra queste due uscirà la wild card dell' American League. Ma i newyorkesi sono candidati alle World series. Fuori dai giochi Toronto (44-45) e Baltimore (29-59).

CENTRAL DIVISION
Al termine di una splendida rincorsa, i White Sox di Chicago hanno preso la leadership con 49-38 di record. Esemplare il recupero dei bianconeri dopo la partenza in sordina. Detroit (48-38) è comunque in piena corsa, mentre preoccupante è la flessione di Minnesota (46-42) che era stata al comando della division per molte settimane. Fuori da ogni possibilità, come sempre, Kansas City (39-49), e anche Cleveland (34-54).
WEST DIVISION
Prosegue l'ottima stagione dei Texas Rangers, che comandano con 50 vittorie e 38 sconfitte. Gli avversari sono gli Angels di Los Angeles (47-44) che quest'anno però sono molto più appannati del solito. Oakland aveva illuso ma ora è quasi fuori dal discorso playoff (43-46), così come Seattle (35-53)
NATIONAL LEAGUE
EAST DIVISION
Atlanta a sorpresa è leader con merito con il miglior record di tutta la National League (52-36). I Mets dopo l'ottimo giugno ora faticano a tenere il ritmo (48-40), mentre Philadelphia (47-40) sta risalendo. Sarà corsa a 3, visto che Florida (42-46) e Washington (39-50) non paiono avere possibilità.
CENTRAL DIVISION
Cincinnati (49-41) c'è veramente, ed è l'avversario di St Louis (47-41) nella corsa al primato divisionale. Male invece Milwakee (40-49), deludentissimi i Chicago Cubs (39-50), così come gli Houston Astros (36-53). Per Pittsburg ennesima stagione perdente (30-58)
WEST DIVISION
La miglior division della National League. Comanda San Diego (51-37) ma sia Colorado che Los Angeles Dodgers sono lì (49-39 per entrambe). Anche San Francisco può dire la sua (47-41) e solo Arizona (34-55) è ormai out.

lunedì 12 luglio 2010

LA MIGLIOR DIFESA E' SEMPRE L'ATTACCO!

Questo ci ha insegnato la Spagna che merita questo titolo di campione del mondo. ha subito 0 gol nelle 4 gare ad eliminazione diretta e questo non certo perchè è stata prudente. La difesa inviolata degli spagnoli è frutto di tanto possesso palla, che nega agli avversari le possibilità di ripartire. Sì, per impedire agli altri dis engare il miglior modo è attaccare sempre. Se gli altri non toccano palla non fanno gol. Un concetto semplice che in Italia però non va di moda fra i tanti difensivisti. Complimenti furie rosse, mai vittoria fu più meritata di questa!

domenica 11 luglio 2010

PANTALEO CORVINO REGALA UNA GRANDE SERATA AI TIFOSI VIOLA

Si è mai visto un Direttore Sportivo di un club professionistico rispondere alle domande, anche quelle molto scomode, dei tifosi? Ieri sera è successo con Pantaleo Corvino, allo stadio Artemio Franchi di Firenze. Curva Ferrovia affollata da almeno 2.000 persone e possibilità di chiedere chiarimenti sulla campagna acquisti e su altro. Naturalmente anche tanti giornalisti presenti. Ebbene, il buon Pantaleo è stato disponibile con tutti. Chi lo critica a mio avviso capisce poco di calcio ed è forse ancora in lutto per l'addio di Prandelli (che al contrario sarà la nostra fortuna!). Pantaleo, a differenza dell'ipocrita fraticello, ha più volte dichiarato di voler chiudere la sua carriera professionale qui a Firenze. Perchè ama la Fiorentina, perchè suo babbo era tifoso viola. Non ha un passato bianconero, come il fraticello. Una bellissima serata insomma, offerta da un uomo che ama anche i piaceri della vita e che ha fatto sì che sul palco di esibisse un gruppo di musica popolare salentina (la sua terra) e che al bar si degustassero prodotti tipici del Salento. Tant'è che io mi ci gemellerei col Lecce, che mi sta veramente simpatico a differenza del Bari di Matarrese.
Forza Pantaleo dunque, con te dormo sereno fra due guanciali. E forza Sinisa, forza Della Valle e forza viola!

sabato 10 luglio 2010

ALLARME METS!

New York Mets in crisi dopo l'ottimo mese di giugno. La serie contro Cincinnati è andata male con 1 sola vittoria su 3 gare e ora la serie contro Atlanta è cominciata altrettanto negativamente con la prima sconfitta. Urge vincere stasera e domani per ritrovare fiducia e riavvinarsi ai Braves che stanno allungando. Dopo questa serie i Mets sono attesi da una lunga trasferta con 4 serie da giocare lontano dal Citi Field. Considerando il rendimento fuori da New York, piuttosto mediocre, bisogna assolutamente far nostre le 2 gare rimanenti contro Atlanta. Solo così si resta in lizza per vincere la division, solo così si tiene a distanza Philadelphia che pian piano invece rimonta dal terzo posto, e solo così ci si tiene anche in linea con le altre seconde della National League: nella West division Colorado e Dodgers hanno infatti scavalcato i Mets, che a oggi sarebbero fuori dai playoff. Sveglia ragazzi, GO METS!

LEBRON SCEGLIE MIAMI E IL NYPOST S'INFURIA

Le Bron James, a scadenza di contratto con Cleveland, avenmdo fallito l'assalto al titolo, voleva cambiare aria e lasciare l'Ohio,lo stato dove è nato. Fra le pretendenti in pole c'erano Chicago, Miami e New York. Alla fine ha vinto Miami, che avrà un trio di meraviglie con Dwane Wade, Chris Bosh e appunto Lebron. Resta comunque da vedere la resa tecnica quale sarà, al di là degli aspetti commerciali che faran fare affari d'oro alla NBA col merchandising. Io sono un lebroniano convinto ma James mi ha un po' deluso quest'anno. Dovrà acquistare l'istinto del killer di Kobe per diventare vincente. Forse uno come Wade lo aiuterà, visto che sa come vincere il titolo NBA (l'ha già fatto una volta). Intanto nella Grande Mela l'hanno presa malina. Cliccate sul titolo del mio post e guardate cosa scrivono...

venerdì 9 luglio 2010

SPAGNA, METTI DENTRO TORRES CON VILLA E SARAI CAMPIONE

El Nino non sta passando un momento eccezionale: è fuori forma, ma ha la zampata del campione in canna. Pedro è forte e giovane, ma per una finale mi affiderei a un talento che ha anche esperienza e personalità. per il resto, con la difesa a 3 composta da Puyol, Bousquetz, Pique davanti a Casillas, con Capdevilla e Ramos sugli esterni, con Xavi e Xabi Alonso nel mezzo, Iniesta a spaziare come trequartista dietro David Villa, la squadra è belle fatta, pronta per far piangere Robben.

mercoledì 7 luglio 2010

LO SPETTACOLO DEL CALCIO

Un calcio totale, dove tutti attaccano e tutti difendono, dove le individualità eccezionali sono a disposizione del collettivo (Pedro a parte, un po' troppo egoista in un'occasione chiave della gara): questa è la Spagna, che a differenza del passato è divenuta anche cinica, molto attenta in difesa e capace di gestire i vantaggi. Oggi le furie rosse dovevano vincere 3-0, la Germania non è esistita e finalmente si scoprono gli altarini di una squadra sì tosta ma un po' troppo pompata dai giornalisti e aiutata anche dagli arbitri. Una fra Spagna e Olanda si iscriverà domenica all'èlite delle nazioni che hanno vinto il mondiale (Brasile 5 volte, Italia 4, Germania 3, Uguguay e Argentina 2, Francia e Inghilterra 1).
La Spagna, col blocco Barcellona in cattedra, arriva favorita. Robben io lo detesto anche se è un campione, quindi tiferò ancora per gli iberici.

EUROPA DALLE STALLE ALLE STELLE

Bellezza del calcio che ci smentisce sempre quando si tira troppo in fuori il petto per fare i professoroni: tabellone allineato ai quarti e tutti a cantare il "de profundis" al Vecchio Continente, che aveva piazzato solo 3 squadre su 8 (minimo storico) fra le qualificate. Situazione ribaltata ora perchè queste 3 squadre son le uniche rimaste in lizza adesso: successo storico per l'Europa che vincerà per la prima volta con una sua rappresentante un mondiale giocato lontano dai suoi confini. Inoltre ci sarà una finale tutta europea per la seconda volta consecutiva e l'Europa scavalcherà il sudamerica per numero totale di edizioni vinte (10 a 9).
Ieri un'Olanda nettamente superiore ha avuto ragione di un generosissimo Uruguay. Terza finale per gli orange che nelle prime due ebbero la sfortuna di sfidare la formazione che giocava in casa (Germania nel '74 e Argentina nel '78). Ora ad Amsterdam ci credono. Stasera si tifa Spagna.

sabato 3 luglio 2010

CHIEDO SCUSA ALLA GERMANIA, CHE MI HA CONVINTO

Sono stato fazioso, troppo fazioso per via dell'antipatia calcistica che ho per il bayern Monaco da questo inverno e invece devo fare i meritatissimi complimenti a una Germania che ha giocatori di talento, ma che soprattutto sa mettere a disposizione del gioco collettivo le qualità tecniche dei singoli. E nel calcio si vince così: non è la somma dei bravi giocatori a farti prevalere, ma la capacità di farli diventare un gruppo, un corpo solo. Presi uno per uno, gli argentini sono più forti, ma sono rimasti un concerto di solisti incapace di suonare insieme. E il risultato è stato il 4-0 teutonico. La Germania: 3 mondiali vinti ma anche 4 finali perse, 4 semifinali, insomma praticamente arrivano sempre in fondo. Giù il cappello, perchè assieme all'Olanda sono proprio i tedeschi gli artefici del riscatto europeo ai danni del sudamerica, che in due giorni perde Argentina e Brasile. L'Europa piazza due squadre fra le semifinaliste ma se la Spagna batte il Paraguay si passerebbe da un flop a un trionfo! incredibile davvero il calcio!

ORA L'OLANDA CI CREDE

E così alla fine una squadra europea è riuscita ad eliminare una sudamericana in questo mondiale finora dominato dalle rappresentanti dell'America latina. E che eliminazione! Va fuori infatti il Brasile, il rappresentante più blasonato e roboante, che tuttavia molti addetti ai lavori avevano giudicato una squadra sì forte ma con limiti oggettivi. Meno talento rispetto alla tradizione, con un Kakà veramente sotto tono che ha fallito il grande appuntamento, con un atteggiamento difensivista davvero poco "brasiliano" e un Felipe Melo vergognoso, il Brasile esce meritatamente contro un'Olanda che potrebbe davvero a questo punto tornare in finale dove manca dal 1978. La coppia Robben-Snejder è una garanzia di qualità: l'Olanda è un piccolissimo paese dove il rapporto fra grandezza geografica e quantità di grandi giocatori prodotti è il migliore del mondo. Inoltre hanno sempre espresso un calcio bello: forse è ora di raccogliere anche al mondiale quel titolo che sfuggì nel 1974 e nel 1978 quando gli orange del calcio totale erano i più forti. Intanto in semifinale troverà l'Uruguay, che fa fuori l'ultima africana ai rigori e torna in semifinale dopo 40 anni dopo una gara rocambolesca buttata via dal Ghana. Anche l'Uruguay è un piccolissimo paese di 3 milioni di abitanti con grande tradizione e tanti ottimi giocatori che spesso ha esportato in Europa: dal 1970 non andava in finale, dal 1950 non vince il mondiale e eppure ora fa sognare questo piccolo e orgoglioso popolo. Certo il Ghana sbaglia un rigore all'ultimo minuto del secondo tempo supplementare sprecando così l'occasione storica di essere la prima africana in una semifinale mundial: al continente nero manca ancora una squadra con la freddezza necessaria per non fallire i grandi appuntamenti. Ai rigori l'Uruguay fa valere la maggior freddezza appunto, con Abreu che fa il cucchiaio nel rigore decisivo! (che nervi c'acciaio!). Vediamo ora che accade oggi, dove è obbligatorio tifare Argentina contro i ladruncoli tedeschi.

venerdì 2 luglio 2010

NON S'E' PERSO NULLA

oooooooo.... finalmente si scoprono gli altarini! Ora voglio proprio leggermeli tutti i commenti dei fiorentini prandelliani che si strappavano i capelli manco fosse finito il mondo con l'addio di questa persona a mio avviso molto ipocrita. L'avete visto ieri com'era ringalluzzito? timbro di voce pimpante, sorriso a 32 denti, motivazione, ottimismo... la stessa persona di due mesi fa eh, che faceva le conferenze stampa che parevano dei funerali, sempre col broncio, sempre cupo... e c'aveva una voglia di restare di nulla questo qui! Molto molto deludente il Cesarone, ma io non sono nè deluso nè stupito perchè già lo sapevo. Sul piano tecnico e anche su quello umano, s'è perso molto poco! forza Della Valle, forza Corvo (lui sì che l'ha detto chiaramente che vuole stare a Firenze a vita) e forza Sinisa, che dirà le cose in faccia a tutti, siano esse belle o brutte da sentire!

giovedì 1 luglio 2010

CALCIO IN SPAGNOLO

Sono stata assente, in transferta a Madrid dove ho potuto gustare il secondo tempo di Spagna -Portogallo direttamente dal grande schermo piazzato al Bernabeu. Mi congratulo coi tifosi spagnoli per la correttezza, la flemma, la calma e l'educazione dimostrata per le strade di Madrid durante e dopo la partita. Canti e costumi ma niente stravaganze pericolose: la gente passeggiava e parlava mangiando frutta e bevendo acqua. Per me uno shock venendo dalle follie dei tifosi britannici.
L'inglese non va piu' di moda, la meta' delle squadre ai quarti parla spagnolo! E quindi, come cantavano i tifosi a Madrid: Este partido, lo vamos a ganar!