mercoledì 11 novembre 2009

ROBERT ENKE: PERCHE'?

Togliersi la vita a 32 anni, nonostante si faccia un lavoro ben pagato, invidiato da tantissimi, si abbia probabilmente una bella famiglia e l'ammirazione di tanta gente. Può essere possibile? Sì lo è, purtroppo non è il primo caso quello di Robert Enke, il portiere della squadra tedesca dell'Hannover 96, nel giro della nazionale teutonica da diversi anni e sempre ammirato come esempio di comportamento leale e sportivo, che ha deciso di farla finita ieri gettandosi sotto un treno. Sono tanti i casi di sportivi e più in genere personaggi ricchi e famosi, che decidono di morire volontariamente. Il che ci porta a riflettere su quelli che sono davvero i valori importanti della vita: spesso misuriamo la felicità dal successo che uno sa raggiungere, dagli obiettivi realizzati, dal fatto di aver ottenuto soldi, famiglia, figli oppure sesso, carriera, viaggi, esperienze. Eppure il male, la disperazione, lo sconforto e la depressione sanno annidarsi paradossalmente proprio là dove a rigor di logica (ma si sa, la logica umana è fallace) dovrebbe esistere solo benessere. Non è così e i tanti eventi tristi della cronaca moderna ce lo insegnano: la serenità, la felicità e la pace vengono da dentro e conta davvero poco dove puoi arrivare nella vita. Cercare di affermarsi è giusto, sacrosanto, va fatto: ma ricordandosi sempre che tutto è relativo e che tutto si può scompaginare in un attimo. Per 2 giorni non aggiornerò ulteriormente il blog perchè vorrei soffermarmi a riflettere su questi pensieri.

1 commento:

  1. Un fatto commuovente che anche a me ha fatto riflettere. Voglio aggiungere che proprio qualche sera fa ho visto in una trasmissione televisiva Robbie Williams, il cantante ex-Take That che sta riprogrammando il suo ritorno. Era molto nervoso,teso, impaurito e ha raccontato la sua storia di come ha dovuto allontanarsi dal palco perche' non gli reggevano i nervi se non sotto droga. Ha raccontato di come ha capito che il successo, il denaro e il sesso che nei suoi primi 35 anni non gli sono mancati, non lo abbiano reso felice ma lo abbiano fatto ammalare.
    Buona fortuna anche a lui. L'ho visto proprio cambiato e anche se a vederlo pare in peggio in realta' e' di sicuro per il meglio.

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