mercoledì 7 aprile 2010

IO SABATO LASCEREI STRADA ALL'INTER

Lo so, non è sportivo, è contro ogni fair play, ogni logica.
Ma del resto purtroppo siamo in Italia, paese di misfatti e giochetti sporchi. L'AS ROMA è un club indebitato fino al collo: la Italpetroli, società che detiene il pacchetto di maggioranza della squadra capitolina, è tenuta in vita dalle banche. E grazie alle banche può permettersi ingaggi altissimi (ultimo quello di Toni, circa 3 milioni di euro per 6 mesi da gennaio a giugno) e ha potuto conservare i migliori giocatori nel corso degli anni. I tifosi dell'AS Roma sono padroni incontrastati nelle trasferte: nessuno si sogna di sanzionare con squalifiche e penalizzazioni questa società che non fa nulla per combattere il teppismo di una frangia molto ampia dei suoi ultras. Il palazzo li tratta sempre con indulgenza nonostante accoltellino, danneggino, lancino bombe carta sugli spalti e in campo. Ad altre tifoserie, per molto meno, sono vietate le trasferte. L'As Roma è protetta infatti non solo dal mondo finanziario ma anche dalla politica. Gli agganci parlamentari dell'As Roma sono innumerevoli.
Per tutta questa serie di ragioni, in un paese normale, l'As Roma sarebbe già fallita, come è successo del resto a Torino, Fiorentina, Napoli, Verona e tante altre realtà importanti del nostro calcio. A loro no. Ma questo non è un paese normale, qui l'As Roma prospera e rischia di vincere lo scudetto perchè ha una super squadra. Allora dobbiamo combattere e mettere loro i bastoni fra le ruote. Io sabato sera spero di perdere contro l'Inter. Non ho più molto da chiedere a un campionato sfortunato e mi concentro già sulla semifinale di Coppa Italia che potrebbe raddrizzare la stagione. Mi forzerò e tiferò per quello che ritengo il male minore, cioè lo scudetto ai nerazzurri.

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