venerdì 5 novembre 2010

ITALICCHIA

Ormai non ci sono parole per descrivere le ripetute figure di merda che le italiane fanno in Europa League, competizione in cui solo la mia Fiorentina negli ultimi anni ha fatto vedere ottime cose, arrivando in semifinale 3 anni fa e perdendo solo ai rigori l'accesso alla finalissima.
Qui c'è il rischio di fare l'enplein con 4 eliminate. Il ranking italiano piange. Anche qui solo la Fiorentina ha dato mano all'Italia che tanto la odia, vincendo l'anno scorso il suo girone di Champions League (unica fra le italiane) e portando punti-ranking nella saccoccia nazionale ormai semivuota.
Le comparsate di Palermo, Napoli e Sampdoria dimostrano che questi club non hanno proprio il DNA e la mentalità per stare in Europa: l'Europa League sarebbe una competizione importante fatta a loro misura e invece la snobbano. Il Palermo è stato ridicolo: ma davvero vogliono pensare di giocare la Champions League se prima non hanno fatto una degna esperienza in una competizione di livello inferiore? La Samp un pedigree vincente in Europa ce l'ha avuto negli anni '90 e dispiace vederla far brutte figure. Il Napoli se la fa sotto ad Anfield dove ormai a far paura c'è solo il nome dello stadio. Ma che dire dei gobbetti? Neanche il Salisburgo riescono a battere e qui c'è davvero da interrogarsi sulla qualità del calcio italiano: se una delle top va in crisi in un girone con Lech Poznan e appunto Salisburgo c'è da preoccuparsi sul serio.

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